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Francia: Imam di una moschea denuncia Gerald Darmanin

23:47 - July 28, 2021
Notizie ID: 3486467
Tehran-Iqna- Un Imam di origini tunisine ha presentato una denuncia contro il ministro degli interni francese Gérald Darmanin, accusando quest'ultimo di abuso di potere per aver ordinato il suo sgombero dalla moschea dove dirigeva la preghiera per motivi giudicati inconsistenti

Francia: Imam di una moschea denuncia Gerald Darmanin

 

Un Imam di origini tunisine ha presentato una denuncia contro il ministro degli interni francese Gérald Darmanin, accusando quest'ultimo di abuso di potere per aver ordinato il suo sgombero dalla moschea dove dirigeva la preghiera per motivi giudicati inconsistenti.

Mehdi Bouzid, Imam della moschea di Gennevilliers e fondatore del sito online IslamMag, sarà assistito nella procedura dal CCIE (Collettivo contro l'islamofobia in Europa) e dai suoi avvocati Maître Guezguez e Maître El Hamamouchi.

In una lettera resa pubblica il 13 giugno Darmanin ordinava al prefetto di Hauts-de-Seine di convocare i gestori della moschea per "chiedere loro di separarsi senza indugio" dall'Imam Mehdi Bouzid , accusandolo di aver fatto commenti che minano la parità tra donne e uomini.

Il ministro ha chiesto addirittura al prefetto di utilizzare la cosiddetta legge contro il "separatismo" per chiudere la moschea "in caso di recidiva".

Le accuse mosse da Darmanin sono però infondate e il sermone incriminato resta disponibile sui social e può essere verificato.

Se l'Imam Mehdi Bouzid fa notare la mancanza di modestia da parte di alcune donne, ricordando che la religione islamica chiede di vestire in modo decoroso, sottolinea anche che tale regola vale anche per gli uomini, escludendo ogni forma di discriminazione..

Per questi motivi, l'avvocato Maître Guezguez ha presentato la causa chiedendo che "l'onore dell'Imam Mehdi venga ripristinato".

Molti leader religiosi e attivisti sostengono l'Imam e accusano il Gérald Darmanin di “palese violazione del principio di laicità con un ministro che si arroga il diritto di interferire negli affari della fede musulmana”.

Il caso è ovviamente da mettere in relazione con la recente adozione della legge contro il “separatismo”, che consentirà ai prefetti di procedere alla chiusura dei luoghi di culto senza alcun controllo da parte di un giudice.

 

 

 

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